“Quei ricordi del futuro” poesie di Marisa Portaccio Grimaldi. 14 Novembre 2019

Poesie, emozioni e valori da difendere
FIDAPA BPW-Italy sezione di Casarano (Le) presenta Marisa Portaccio Grimaldi
Sedile Comunale, piazza San Giovanni, Casarano // 14 novembre h 18

Siete custodi di sentimenti autentici, costruttori di buone azioni e idee positive? Non potete
mancare a Casarano, giovedì 14 novembre, per un pomeriggio ad alto tasso di emozioni,
organizzato da FIDAPA BPW Italy sezione di Casarano, dove la poesia diventa uno strumento
per contrastare la violenza di genere.

Alle 18, infatti, presso il Sedile Comunale in piazza San Giovanni a Casarano, dopo i saluti del Sindaco Gianni Stefano e l’introduzione della Presidente FIDAPA Casarano @Antonella Pappadà, ci sarà un incontro con la socia Marisa Portaccio Grimaldi, nata a Taviano, ma da anni trapiantata a Modena, dove ha svolto con intensità l’attività
di docente e scrittrice, che ritorna alla scrittura attraverso i liberi versi.
A presentare il suo libro di poesie “Quei ricordi del futuro” e a dialogare con la poetessa ci sarà la professoressa Rita
Augusta Primiceri, Dirigente del Polo III “Galileo Galilei” di Casarano e socia FIDAPA, mentre la
lettura di alcuni versi è affidata alla socia dr.ssa Manuela Trianni e gli intermezzi musicali con l’originale
strumento handpan a cura di Shangyal.

“Quei ricordi del futuro” è una raccolta di 90 liriche, che ruotano intorno alla sfera emotiva della memoria, esplorata dalla declinazione più intima e familiare fino a quella storica dell’oggi e a quella cosmica dei valori dell’esistenza umana. Partire da ciò che si è stati per comprendere meglio ciò che si è e si sarà nel futuro.
L’intento è quello di trasmettere messaggi e far riflettere sui temi di grande attualità, come il valore della solidarietà, dell’amicizia, della pace, ma anche temi come la violazione dei diritti umani e la violenza di genere, quei soprusi, ricatti e maltrattamenti a cui molte donne sono sottoposte e la loro rinascita.
Significative in questo senso sono le poesie “Io sono Margherita” e ” Prima la donna”, dove
emerge chiaro il tema della violenza, della sottomissione della donna all’uomo e della conseguente
emancipazione, indipendenza e conquistata autonomia.

“Ed ecco che la forza della poesia può
contrastare e vincere la violenza nei confronti delle donne – sostiene l’avvocato Antonella
Pappadà – Per questo abbiamo scelto di affidarci ad essa per trattare questo tema. Per
combattere efficacemente la violenza di genere è necessario mobilitare, soprattutto le forze della
cultura, ma anche la scuola, la società civile, la cittadinanza tutta. Il rispetto fra i generi è
fondamentale. A pochi mesi dall’entrata in vigore del Codice Rosso, la violenza nei confronti delle
donne non è un problema che si risolve mettendo tutti in carcere, ma per l’incolumità delle vittime
questo serve. La soluzione non è nemmeno solo nell’aula di giustizia, è una questione culturale e
di competenza generale, del Magistrato come della Polizia. La velocità della procedura e la tutela
delle donne sono due cose diverse. È necessario poter incrementare il personale e fare corsi
specifici di formazione.
Le leggi, per quanto efficaci, non bastano a combattere la violenza, né il suo moltiplicarsi. La crescita della consapevolezza, del rispetto, della comprensione e della
reciproca gentilezza sono dunque efficaci a rendere incisiva ogni azione”.